giovedì 4 marzo 2010

LA SETTIMANA (7)

Italia malata. Dice Giuseppe De Rita, attento osservatore della società italiana, che “nella reazione dell’opinione pubblica agli ultimi scandali c’è in giro una vera rassegnazione ma anche furba”. Un po’ più semplicemente osservo che si è molto abbassata l’asticella dell’etica e che la voglia di indignarsi viene sempre meno. L’Italia è un paese ammalato sull’orlo del baratro morale. Sarà, come dice De Rita che siamo tutti, più o meno, coinvolti, che le regole ci piacciano ma che” incominci a rispettarle il nostro vicino” , che tutti protestiamo per tutto anche quando abbiamo torto marcio. Se prendo una multa vado subito dal giudice di pace, se arrivo in ritardo a presentare le liste trovo mille scuse ma non certo la mia dabbeneggiane. Se tutti rubano, o meglio credo rubino, perché solo io non devo farlo. Se gli esempi che mi vengono dall’alto sono di un tale fragore che cosa sarà mai il mio divieto di sosta. E così di questo passo non si riesce più a contenere nulla. PDL partito liquido o sciolto. Spicca questa settimana il fragoroso precipitare del partito di maggioranza relativa, il PDL. Di programmi non se ne parla, di problemi dei cittadini neppure tutto è inghiottito nelle tristezza delle lotte intestine per presentare candidati sempre più impresentabili. Continuo a concordare con Gianfranco Fini : questo partito fantasma non mi piace.

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