giovedì 17 giugno 2010

AL VIA LA MATURITA' 2010

LUNEDI' 21 GIUGNO SI RIUNISCONO LE COMMISSIONI PER GLI ESAMI DI MATURITA' MARTEDI' 22 GIUGNO, ORE 8.30, LA CAMPANELLA SUONA PER LA PRIMA PROVA SCRITTA: QUELLA DI ITALIANO. vvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvv MATURITA' 2010: TUTTE LE NOVITA' vv vvvvvvvvvv vvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvv Maturità ricca di novità per oltre mezzo milione di studenti. Tra nuovi punteggi e ammissione, che ritorna ad essere più di una semplice formalità, ecco tutte le novità che si ritroveranno di fronte ragazzi e ragazze all’esame per il conseguimento del diploma della scuola superiore. Ammissione agli esami. La novità senz’altro più significativa per genitori e studenti è l’ammissione che torna ed essere un ostacolo tutt’altro che semplice da superare. Ma solo per gli alunni interni. Saranno ammessi agli esami infatti soltanto gli studenti che riporteranno sei in tutte le materie, condotta compresa. Saranno ammessi anche i candidati privatisti che superano l’esame preliminare. E qui si prevede una bella selezione. Credito scolastico. Il credito scolastico – la dote in punti raccolti nell’ultimo triennio che gli alunni portano agli esami – sale da 20 a 25 punti. La novità è stata introdotta dall’ex ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, per dare maggiore peso al curriculum scolastico. Colloquio. L’esito del colloquio, conseguentemente, avrà un peso minore nell’economia dell’esame. Il massimo punteggio che le commissioni potranno attribuire ai candidati sarà di 30 punti. Con la sufficienza che da 22 punti scende a 20. Debiti. Nessun maturando potrà essere ammesso agli esami se non avrà superato i debiti formativi contratti negli anni precedenti. Per la verità già l’anno scorso, con il ripristino degli esami di riparazione, gli studenti avevano l’obbligo di saldare i debiti prima dell’avvio dell’anno scolastico. Ma in qualche caso si arrivava agli esami senza avere recuperato le lacune degli anni precedenti in qualche disciplina. Da quest’anno chi vorrà arrivare al cospetto della commissione dovrà farlo con le carte immacolate. Voti. Ritornano ad essere pubblicati i voti finali. Tra le novità introdotte dal ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, c’è il ritorno dei voti nei tabelloni finali. L’anno scorso, per sapere il voto che la commissione aveva attribuito ad ogni studente occorreva fare un pellegrinaggio in segreteria. Nei tabelloni, per ragioni di privacy, veniva pubblicata soltanto la dicitura “Esito positivo” o “Esito negativo”.Ora ritornano i voti. Però si dovrà, comunque, fare il pellegrinaggio in segreteria per sapere i voti degli scritti disgiunti. Giorno degli scritti. Tra i cambiamenti introdotti figura anche il primo giorno degli esami. La prima prova scritta (quella di Italiano) è anticipata a martedì. Con prosecuzione, per la seconda prova scritta, il giorno dopo. E dopo un solo giorno di pausa, il 25 giugno, vi sarà la terza prova scritta. Appuntamento che dovrà slittare per tutti gli indirizzi scolastici, come i licei artistici e gli istituti d’arte, dove la seconda prova si articola più giorni. Cosa non varia. Per fare un po’ di ordine facciamo una rapida carrellata di tutto ciò che viene mantenuto. Il punteggio finale continua ad essere espresso in centesimi e 100 sarà il voto più alto che la Commissione potrà assegnare. Per superare l’esame occorrerà accaparrarsi almeno 60 dei 100 punti a disposizione e per i più bravi ci sarà sempre la “lode”. Ad ogni prova scritta, tre in tutto, la commissione potrà attribuire al massimo 15 punti, con la sufficienza fissata a 10 punti. Resta l’obbligo per le commissioni di pubblicare gli esiti degli scritti il giorno prima degli orali, in modo disgiunto. Resta il bonus di 5 punti per coloro che abbiano raccolto almeno 15 punti di credito e nelle prove d’esame siano riusciti ad accaparrarsi almeno 70 punti. Il diploma non sarà più stampato dalla Zecca dello Stato. Saranno le singole istituzioni scolastiche che stamperanno, su un modello predisposto dal ministero, la certificazione in carta semplice che attesta il superamento dell’esame. Restano invariate le regole per i cosiddetti ottisti che accedono direttamente agli esami dal penultimo anno. Potranno fare il salto coloro che otterranno la promozione al penultimo anno con almeno otto decimi in tutte le discipline e che abbiano conseguito nei due anni precedenti la promozione con almeno sette decimi in ogni disciplina e nessun debito nei due anni ancora precedenti. Sanata, invece, la cosiddetta corsia preferenziale per i privatisti che sono soggetti ad ammissione agli esami davanti al Consiglio della Classe a cui sono aggregati e che devono risiedere nella provincia e/o comune dove è ubicata la scuola sede d’esame. E a rimanere invariato per il terzo anno consecutivo, con ogni probabilità, sarà anche il compenso per commissari presidenti d’esame

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